Vantaggi per l’utilizzo di sistemi agrivoltaici nel settore vitivinicolo
di Claudio Cantore Ottobre 2024

“La resa della vite è di 500 g di uva per le piante esposte al sole, mentre diventa di 4 chili di uva per le piante sotto pannello. Queste ultime, inoltre, grazie al parziale ombreggiamento della pergola agrivoltaica sviluppano una maturazione fenolica più lenta donando vini più acidi, meno zuccherini e alcolici. Siamo riusciti a produrre il Traminer, vitigno caratteristico del nord, mente il Primitivo di Gioia del Colle agrivoltaico sorprende per le caratteristiche molto diverse da quello prodotto tradizionalmente da piante sotto sole”.

Spiega l’imprenditore agricolo Donato Giorgio di Vigna agricola di Comunità in Puglia, un progetto che valorizza e tutela il territorio consentendo di svolgere due attività all’unisono: agricola e fotovoltaica.
“La vite è meno esposta alle malattie evitando così il ricorso a sostanze chimiche e favorendo la produzione biologica”.

L’agrivoltaico applicato al settore vitivinicolo presenta numerosi vantaggi, sia dal punto di vista agricolo che energetico, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla redditività delle aziende. L’agrivoltaico nel settore vitivinicolo non solo offre vantaggi ambientali ed economici, ma può anche migliorare la qualità della produzione del vino.


Ecco come l’agrivoltaico può influenzare positivamente la qualità delle uve e, di conseguenza, del vino:

  1. Protezione da stress climatici
    I pannelli solari possono fungere da protezione per i vigneti contro condizioni meteorologiche avverse come grandine, gelate, vento o calore eccessivo. La presenza di pannelli può ridurre l’esposizione diretta al sole, proteggendo le viti dallo stress idrico e dal surriscaldamento.
    L’ombreggiamento parziale creato dai pannelli solari aiuta a proteggere le viti dall’eccessiva esposizione al sole. Temperature troppo alte, specialmente durante la maturazione delle uve, possono accelerare il processo di maturazione, riducendo la qualità del frutto e compromettendo il bilanciamento tra zuccheri e acidità. L’ombreggiamento modulato consente una maturazione più lenta e uniforme, mantenendo un equilibrio migliore. Con l’adozione di agrivoltaico, le aziende vitivinicole diventano più resilienti agli impatti dei cambiamenti climatici. La protezione dalle ondate di calore, la gestione dell’acqua e la generazione di energia pulita aiutano a mitigare i rischi legati al clima, rendendo l’attività agricola più sostenibile a lungo termine.

L’agrivoltaico crea un microclima più stabile, riducendo le fluttuazioni estreme di temperatura tra il giorno e la notte, che possono avere un impatto sul metabolismo delle viti.
Questa stabilità permette di mantenere più a lungo l’acidità delle uve, riducendo il rischio che questa venga consumata troppo rapidamente durante la maturazione. Le uve conservano freschezza e complessità aromatica.

Il controllo della luce solare e dell’idratazione attraverso l’agrivoltaico può portare a una maggiore complessità aromatica nelle uve. Un microclima più bilanciato, con temperature più moderate e un’umidità meglio conservata, può stimolare la produzione di composti aromatici complessi, migliorando gli aromi e i sapori del vino finale. Questo è particolarmente vantaggioso per varietà d’uva sensibili alle condizioni climatiche estreme.

  1. Miglior gestione dell’irrigazione
    La combinazione di ombra e minore esposizione alla luce solare diretta può ridurre l’evaporazione dell’acqua, diminuendo il fabbisogno idrico delle viti.
    In regioni soggette a siccità, questo è un grande vantaggio per preservare l’umidità nel terreno e ridurre i costi di irrigazione.
    Il microclima creato dall’agrivoltaico permette di consentire alle viti di accedere a risorse idriche più stabili e di essere meno soggette a stress idrico. L’acqua è fondamentale per il corretto sviluppo dei grappoli e un adeguato bilancio idrico influisce direttamente sulla qualità e quantità degli aromi nelle uve.
    La combinazione di ombra e minore esposizione alla luce solare diretta può ridurre l’evaporazione dell’acqua, diminuendo il fabbisogno idrico delle viti. In regioni soggette a siccità, questo è un grande vantaggio per preservare l’umidità nel terreno e ridurre i costi di irrigazione.
  2. Produzione di energia rinnovabile
    L’agrivoltaico consente di produrre energia pulita e rinnovabile direttamente in azienda, riducendo i costi energetici e migliorando l’autosufficienza energetica. L’energia prodotta può essere utilizzata per il funzionamento delle cantine, per vinificare con il freddo, per l’irrigazione e per altre esigenze aziendali, oppure può essere venduta alla rete elettrica per generare ulteriori entrate. Grazie alla produzione combinata di uva e di energia solare, le aziende vitivinicole possono ottenere una doppia fonte di reddito. La vendita dell’energia o il risparmio sui costi energetici riducono i costi operativi, migliorando la competitività economica. L’energia solare è una fonte rinnovabile che non produce emissioni climalteranti. L’uso di agrivoltaico nelle aziende vitivinicole contribuisce alla riduzione delle emissioni legate all’energia, aiutando l’azienda a raggiungere obiettivi di sostenibilità e a ridurre la propria impronta di carbonio.
    Implementare sistemi agrivoltaici è un segno di innovazione e attenzione alla sostenibilità che predispone il consumatore, differenziandosi dai concorrenti.
  3. Miglioramento dell’equilibro tra zuccheri e acidità delle uve
    L’agrivoltaico migliora l’equilibrio tra zuccheri e acidità nelle uve e di conseguenza il vino, grazie alla capacità di controllare le condizioni ambientali che influenzano direttamente la maturazione delle uve.
    Questo equilibrio è essenziale per la qualità del vino, poiché un eccesso di zuccheri può portare a vini troppo alcolici e meno freschi, mentre un’acidità insufficiente può ridurre la vivacità del prodotto.

I principali motivi per cui l’agrivoltaico favorisce questo bilanciamento sono:
• Regolazione della temperatura e riduzione dello stress termico
L’ombreggiamento fornito dai pannelli solari riduce l’esposizione diretta delle viti al sole durante le ore più calde della giornata. Temperature eccessivamente alte accelerano la maturazione delle uve, causando un rapido accumulo di zuccheri a scapito dello sviluppo dell’acidità. Con l’agrivoltaico, la riduzione dello stress termico consente una maturazione più lenta e graduale.
• Maturazione più lenta e uniforme
La protezione offerta dai pannelli rallenta il processo di maturazione delle uve, evitando picchi di temperatura che porterebbero a una rapida conversione degli amidi in zuccheri. Una maturazione più lenta consente all’acidità naturale dell’uva di essere preservata più a lungo, garantendo un vino più fresco e con una migliore struttura. Questo è particolarmente importante in regioni vinicole soggette a estati calde, dove l’acidità tende a diminuire rapidamente.
• Gestione dell’umidità del suolo
L’agrivoltaico contribuisce a mantenere il suolo più fresco e umido, riducendo l’evaporazione dell’acqua. Questo aiuta a mantenere uno stato di idratazione ottimale per le viti, che così non soffrono di stress idrico. Le viti in condizioni di stress idrico tendono a produrre uve con zuccheri molto elevati e bassa acidità. Con un miglior bilancio idrico, la pianta mantiene un metabolismo più regolare, producendo uve con un profilo zuccherino più equilibrato rispetto all’acidità.
• Minore esposizione alla luce diretta
La riduzione dell’esposizione alla luce solare diretta rallenta il processo di fotosintesi, il che influisce sulla produzione di zuccheri nelle uve. Questo ritardo consente alle uve di maturare più lentamente e in modo uniforme, permettendo lo sviluppo degli acidi organici come l’acido tartarico e malico, che sono fondamentali per mantenere l’acidità del vino.
• Maggiore controllo della vendemmia
Con un microclima più moderato e una maturazione più uniforme, i viticoltori hanno un maggiore controllo sui tempi di raccolta. Possono attendere il momento in cui l’equilibrio tra zuccheri e acidità è perfetto, garantendo che le uve vengano raccolte al momento ideale per ottenere vini di alta qualità.

Il controllo delle condizioni climatiche e ambientali che si ottiene con l’agrivoltaico, promuove una maturazione più lenta e omogenea, che preserva l’acidità e permette una più graduale accumulazione di zuccheri. Questo equilibrio è fondamentale per produrre vini con complessità, freschezza e una struttura armoniosa.

  1. Riduzione dello stress ossidativo
    L’esposizione eccessiva al sole può causare lo stress ossidativo nelle piante, danneggiando il fogliame e i frutti. Le viti stressate producono uve di qualità inferiore, con una riduzione della longevità e della freschezza del vino. L’ombreggiamento dei pannelli solari riduce questo rischio, preservando l’integrità del frutto e migliorando le caratteristiche organolettiche del vino
  2. Riduzione dell’utilizzo di prodotti chimici
    L’agrivoltaico può contribuire a ridurre l’uso di pesticidi o altri prodotti chimici, poiché la copertura dei pannelli protegge i vigneti da fenomeni meteorologici estremi e malattie legate al calore e all’umidità. Questo permette una produzione più naturale e biologica, che si traduce in vini più puri e di alta qualità.
  3. Riduzione della volatilità climatica
    L’agrivoltaico aiuta a mitigare gli effetti delle condizioni climatiche estreme, come ondate di calore o siccità, che possono compromettere la qualità delle uve. Un ambiente più stabile consente alle piante di crescere in condizioni ottimali, riducendo le fluttuazioni che possono influire negativamente su sapore e consistenza del vino.
  4. Evita e controlla l’eccessiva maturità
    In regioni particolarmente calde, le uve possono maturare troppo velocemente, accumulando zuccheri a discapito dell’acidità, portando a vini troppo alcolici e privi di freschezza. L’agrivoltaico rallenta questo processo, consentendo alle uve di raggiungere una maturazione ottimale, in cui sia gli zuccheri che gli acidi sono in equilibrio.
    L’eccessiva maturazione delle uve nei vitigni di qualità compromette l’equilibrio del vino, riducendone la freschezza, la complessità aromatica e la capacità di invecchiare. I vini risultano spesso troppo alcolici, poco acidi e meno espressivi del loro terroir, con aromi pesanti e monotoni. Per i produttori di vini di alta qualità, è fondamentale trovare il giusto momento per la vendemmia, al fine di mantenere un equilibrio ottimale tra zuccheri e acidità, preservando l’eleganza e la complessità del vino.

Grazie all’ombra parziale e alla protezione dai raggi solari intensi, le uve tendono a maturare in modo più uniforme. Questo si traduce in una raccolta più omogenea, dove la maggior parte dei grappoli raggiunge il grado di maturazione ideale nello stesso periodo, favorendo una qualità complessiva più elevata. Una maturazione uniforme influisce positivamente su aspetti come l’acidità, gli zuccheri e i polifenoli.

Un’eccessiva maturazione delle uve nei vitigni che producono vini di qualità può compromettere in modo significativo il profilo finale del vino.
La sovramaturazione delle uve porta a una serie di problemi che influiscono negativamente sull’equilibrio, sugli aromi e sulla struttura del vino. I principali problemi associati a un’eccessiva maturazione:
• Aumento eccessivo del tenore zuccherino
Quando le uve maturano troppo, il contenuto di zuccheri aumenta rapidamente. Questo porta a un livello alcolico più elevato nel vino, perché durante la fermentazione gli zuccheri si trasformano in alcol. Un eccesso di alcol può mascherare gli aromi e rendere il vino pesante, squilibrato e meno piacevole da bere. I vini con alcol elevato possono risultare anche brucianti al palato e difficili da abbinare a determinati piatti.
• Perdita di acidità
Uno dei problemi più seri dell’eccessiva maturazione è la diminuzione dell’acidità naturale delle uve, soprattutto degli acidi tartarico e malico. L’acidità è fondamentale per la freschezza del vino, per il suo equilibrio e per la sua capacità di invecchiare nel tempo. Quando l’acidità si riduce troppo, i vini risultano piatti, poco vivaci e senza la freschezza necessaria per bilanciare i sapori più dolci e l’alcol.
Questo influisce negativamente sulla bevibilità e sulla longevità del vino.
• Perdita di complessità aromatica
L’eccessiva maturazione tende a ridurre la complessità aromatica delle uve, mentre le uve con il medesimo grado di maturazione, sviluppano aromi ricchi e complessi, le uve sovramature spesso perdono le sfumature aromatiche più fresche e delicate, come i profumi fruttati e floreali, in favore di aromi più pesanti e monotoni come confettura, frutta cotta o eccessivamente dolce. Questo può rendere il vino meno interessante e meno equilibrato dal punto di vista sensoriale.
• Aromi di ossidazione e squilibrio
Le uve troppo mature possono sviluppare caratteri ossidativi, specialmente se esposte troppo a lungo al sole. L’ossidazione durante la maturazione porta alla perdita di freschezza negli aromi e nei sapori, con il vino che può mostrare sentori di frutta cotta, prugna secca o uva passa, piuttosto che note fresche e vivaci. Inoltre, i tannini possono risultare più duri e amari, compromettendo la piacevolezza del vino.
• Rischio di surmaturazione e appassimento
Se l’eccessiva maturazione non è controllata, le uve possono entrare in uno stato di surmaturazione o addirittura di appassimento sulla pianta. In questo caso, i grappoli perdono acqua, aumentando ulteriormente la concentrazione di zuccheri e riducendo la freschezza. Questo processo può generare vini pesanti, densi e molto alcolici, (passiti) che perdono la finezza e l’eleganza tipiche dei vini di qualità.
• Difficoltà nel controllo della fermentazione
Un’eccessiva quantità di zuccheri nelle uve rende la fermentazione più difficile da gestire. L’alta concentrazione zuccherina può rallentare o addirittura bloccare il processo fermentativo, soprattutto se il lievito fatica a completare la trasformazione degli zuccheri in alcol a causa del tenore alcolico già elevato. Questo può portare a fermentazioni incomplete o difettose, che possono compromettere la qualità finale del vino.
• Ridotta capacità di invecchiamento
L’equilibrio tra zuccheri, alcol e acidità è essenziale per determinare la capacità di un vino d’invecchiare. I vini sovramaturi, con troppo alcol e poca acidità, invecchiano male e tendono a ossidarsi rapidamente. L’acidità è un conservante naturale per i vini e senza un adeguato livello di acidità, i vini si deteriorano più velocemente e perdono vivacità e complessità con il passare del tempo.
• Squilibrio tra tannini e frutto
Nel caso dei vini rossi, un’eccessiva maturazione può portare a uno squilibrio tra i tannini e il frutto. I tannini, fondamentali per la struttura del vino, possono risultare eccessivamente morbidi o troppo duri, a seconda delle condizioni climatiche e del grado di maturazione. Questo squilibrio compromette la trama tannica del vino, che è essenziale per la sua struttura e per la sua capacità di migliorare con il tempo.
• Minore espressione del terroir
I vini di qualità si distinguono per la loro capacità di esprimere il terroir, ossia le caratteristiche uniche del suolo, del clima e del microclima del vigneto. Con un’eccessiva maturazione, questo legame con il territorio può essere meno evidente, poiché i vini risultano dominati da aromi troppo maturi o alcolici, perdendo la tipicità e l’identità del vigneto e della varietà d’uva.

In conclusione, l’ agrivoltaico nel settore vitivinicolo offre la possibilità di migliorare significativamente la qualità della produzione del vino, grazie alla creazione di un microclima controllato che favorisce una maturazione ottimale delle uve, riduce lo stress ambientale e permette una gestione più precisa dell’acqua e della luce.